I meteoriti sono piccoli oggetti rocciosi e metallici provenienti dallo spazio che quotidianamente cadono sulla Terra. In un anno si tratta di alcune migliaia di tonnellate di materiale.
Quando questi “meteoroidi” penetrano nell’atmosfera, a velocità di alcune decine di chilometri al secondo, si genera un calore fortissimo a causa dell’attrito dovuto allo sfregamento con le molecole d’aria.
Se il meteoroide è molto piccolo, può essere completamente vaporizzato ad alta quota, generando una scia luminosa che viene comunemente chiamata “stella cadente”, mentre il nome corretto è “meteora”.
A volte, se il meteoroide è di dimensioni maggiori, può frammentarsi durante la caduta ed emettere una scia talmente luminosa da illuminare a giorno per qualche istante l’oscurità della notte, o tale da renderla visibile anche nel cielo diurno.
Si parla in questo caso di “bolidi”, in inglese fireball.
Può accadere che alcuni frammenti di questi bolidi riescano a raggiungere il suolo dove possono essere ritrovati e raccolti. Per il monitoraggio di questi oggetti è nato il Progetto PRISMA (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza di Meteore e Atmosfera), che prevede la realizzazione di una rete di telecamere “all-sky”, cioè con obiettivi grandangolari in grado di osservare l’intera volta celeste, disposte su tutto il territorio nazionale.
I dati raccolti da tutte le camere confluiranno in un computer centrale per la successiva analisi e servirano a determinare le orbite degli oggetti registrati nelle immagini e a calcolare con buona approssimazione il luogo di caduta di eventuali frammenti, per facilitarne il ritrovamento.
Una di queste telecamere è stata installata presso La Torre del Sole sulla sommità della torre di servizio, per poter abbracciare l’intero orizzonte senza ostacoli e per ridurre il disturbo delle luci artificiali.
Il 28 febbraio 2018 è entrata a far parte della rete Prisma partecipando così a questa collaborazione che intende coinvolgere non soltanto istituti di ricerca come l’Istituto Nazionale di Astrofisica e le università, ma anche gruppi astrofili, osservatori astronomici e meteorologici, istituti scolastici e anche singoli cittadini.